lunedì 22 giugno 2015

27 giugno 2015: Festa SPETTACOLARE!!!


Il 27 giugno, dalle ore 19.00, siete tutti invitati alla festa di chiusura delle attività ludico-motorie del nostro centro sociale. Una festa cui tutti sono invitati, che vedrà l'esibizione iniziale delle splendide bimbe della baby dance, apprezzeremo l'esibizione del coro "Mama's soul beats", e di seguito le fantastiche ragazze della "Fit zumbas style"! Ceneremo all'aperto, con antipasto di prosciutto e melone, pizza mista, focaccia con mortadella e per dessert, tanto per restare in tema, pizza con nutella!!! Ad allietare la serata ci penserà Mimmo Cascioli. Potremo divertirci con il karaoke e con il ballo!!! Un fantastico mix di ingredienti per una serata strepitosa!!!

Il contributo richiesto è di € 10,00 per gli adulti ed € 5,00 per i bambini.
E allora... prenotate entro il 24 giugno... e...
BUON DIVERTIMENTO!!!


16 Giugno 2015 - NON FINIRA'





E' il 16 Giugno del 2015, sono le 16,35. Il telefono di mio padre squilla, è Emilio. Mi chiede di dire a papà di raggiungerlo al centro. Oggi è il giorno giusto. Papà impreca, ma lo conosco troppo bene, raggiungerà gli altri e farà quel che deve. La mia riunione con Gilda e Silvia è alle 17,30, dobbiamo organizzare la festa che segnerà la chiusura estiva alle attività ludico - motorie. E' presto, ma vado comunque. Arrivo prima io. Emilio, Tonino e Pietro sono già al lavoro. Stanno smontando la porta. Già solo questo mi fa star male.

Guardo Emilio negli occhi. Gli occhi di un uomo di 75 anni, uno degli uomini più buoni che io abbia mai incontrato. Capoccione si, testardo anche, ma un padre, un nonno, di quelli che forse non se ne trovano più. Ha fatto di questo Centro il punto di incontro per tante persone del borgo.
Quegli occhi non riesco a guardarli oltre due secondi. I grandi non piangono molto facilmente. Muoiono dentro. Ma è sempre dagli occhi che riesci a vederlo.
Arriva mio padre. Altri occhi che non riesco a guardare. Continua ad imprecare. E' deluso, arrabbiato, triste. Deve togliere ciò che con tanta fatica, insieme ai suoi grandi amici, ha tirato su, con sudore, tempo, dedizione, denaro.
Papà è uno di quelli che c'è sempre stato. Lui costruisce tutto, costruisce ogni cosa. Oggi smantellerà. Non gli si addice questo ruolo. C'è silenzio di voci, rumore di martelli. Non ci sono i bambini che corrono, giocano, gridano, mancano le mamme che si fermano per una chiacchierata davanti un caffè. Le bambine avrebbero dovuto fare la loro lezione di baby dance, ma oggi tutto è fermo. Anche il cielo è grigio, in perfetto tono con il nostro umore. 
Tonino lavora a testa bassa, non parla. Nessuno di noi lo fa. E' come assistere alla distruzione della propria casa.
Qui ci sono state riunioni, pranzi, cene, serate danzanti, incontri medici, visite mediche, corsi di ginnastica, di ballo, e tante altre attività per i grandi e per i bambini.
Fa tanto male essere nel giusto, lavorare e sacrificare tanto per gli altri e poi vedersi trattare così.




Silvia e Gilda arrivano. Ci si guarda negli occhi. Iniziamo la riunione e decidiamo che, nonostante tutto, la festa si farà. Si sta male in silenzio, si tiene la rabbia dentro, ma non si può permettere al gesto di un piccolo uomo  di fermare per sempre una comunità intera.
Sono le 18.00, arrivano i signori per la lezione di ballo di gruppo. I loro volti passano dallo stupore all'incredulità, all'incomprensione. Decidono di non ballare. Come dargli torto? Ci chiedono il perchè di questa scelta, perchè il nostro centro, il centro di tutti, è in queste condizioni. Perchè le pareti non ci sono più? Perchè Tonino, Emilio, Pietro, Flaviano, Corrado stanno smontando tutto?

Sapete, tutto questo è solo per rendere felice una persona. Solo per accontentare un piccolo uomo. Prima di chiudere questa veranda, 7 anni fa, Emilio, ha mandato una richiesta al Comune, regolarmente protocollata, in cui chiedeva di poter chiudere, con delle pareti rimovibili, la tettoia in legno. Dopo diversi mesi, non ricevendo risposta alcuna, tenendo conto del consenso tacito ricevuto, si impegnò a dare un posto, anche durante l'inverno, agli iscritti del centro, per poter svolgere le varie attività ludico-motorie. Si, perchè le stanze che il comune aveva destinato al centro, ed il progetto approvato lo accerta, prima ancora che il primo comitato si venisse a creare, furono abilmente accorpate alla scuola dell'infanzia dal direttore scolastico allora in carica. Così ci siamo ritrovati con una piccola stanzetta che funge da ufficio ed un bagno, un unico bagno per nonni, nonne, papà, mamme, bambini e bambine. Dove avrebbero mai potuto aggregarsi le persone del borgo? Quali incontri e quali attività si sarebbero mai potute creare? Chiudere era la cosa più giusta che si potesse fare. Avere finalmente uno spazio per tutti. Vedere gli anziani fare ginnastica, gli adulti ballare, i bambini correre, giocare, saltare, gridare, ridere, litigare. Vi posso assicurare che non esiste nulla che valga più degli sguardi felici delle persone, ancora più dei bambini e degli anziani.
Poi una mattina un piccolo uomo del borgo ha deciso che questa non era una cosa giusta ed ha ben pensato di rivolgersi alla polizia municipale per un esposto per abusivismo.
Dal Comune sono arrivate notizie continuamente discordanti, prima "si, è tutto a posto, il tacito consenso è un'autorizzazione a tutti gli effetti", poi "si, sarebbe tutto a posto se aveste allegato anche un progetto, sapete, serve la DIA che ora si chiama SCIA", poi, "ma no, per i beni comunali non occorre nessuna SCIA". "Sapete che c'è, noi non siamo uomini fatti di "parole", non siamo laureati, non siamo imprenditori, dottori,  siamo uomini fatti di "azioni", gente umile, la maggior parte di noi ha avuto una vita dedita alla campagna, agli animali, siamo uomini che non amano il caos, siamo pratici, amiamo risolvere le situazioni nel minor dispendio di tempo, energia e denaro possibile".
E così si è deciso per la scelta più veloce, che poi è anche quella più dolorosa.
Ma sai, piccolo uomo, ridi ora, sii felice, godi per l'effetto disastroso di questo tuo gesto, rivolgi ogni giorno un pensiero a tutti coloro che oggi, grazie a te, stanno soffrendo. Noi ti auguriamo tutto il bene possibile, perchè persone che covano dentro se stessi tanto odio, evidentemente, non hanno mai ricevuto amore in vita loro.
Ma se arrivi a leggere la fine di questa pagina, vedrai che...













... NESSUNO CI FERMERA' MAI!!!